Si riesce a capire dove si trova la lancetta delle borse?
Secondo le più comuni misure di valutazione, alcuni mercati azionari sono più cari delle medie storiche, ma non di tanto e comunque molto al di sotto delle valutazioni estreme delle più recenti bolle. La situazione economica è indubbiamente migliorata negli ultimi mesi, con molte economie in accelerazione rispetto alle previsioni (es. Area Euro), con alcuni paesi emergenti che stanno uscendo dalla recessione (es. Brasile), con la Fed che sta lentamente, ma progressivamente riducendo lo stimolo monetario, l’inflazione che gradualmente ritorna su livelli più graditi alle banche centrali e le materie prime che si sono stabilizzate dopo un lungo periodo di forti ribassi. Inoltre si sono create moltissime aspettative per la politica economica e fiscale negli Stati Uniti che hanno spinto al rialzo i mercati azionari.
La preoccupazione è piuttosto per il fatto che le aspettative prima o poi si devono tradurre in realtà e concretizzare in crescita delle economie e profitti aziendali, altrimenti le attuali valutazioni dovranno ridursi. E’ necessario quindi adottare, come sempre, un approccio flessibile e pragmatico, accompagnando il mercato nelle fasi di salita, ma essendo pronti a rivedere le posizioni quando le condizioni cambieranno e la volatilità aumenterà. Nei fondi di fondi privilegiamo quindi gestori con approccio flessibile che hanno dimostrato di sapere adattare l’esposizione al mercato in fasi volatili, o classi di attività adatte a questo contesto (es. convertibili).
Il Sole segnalava che il rischio maggiore non sono le banche, bensì derivati, etf. Quali le nostre contromisure/coperture?
I rischi sui mercati finanziari sono e saranno sempre presenti, quello che cambia è l’importanza relativa di ognuno di essi. Il modo migliore per gestirli rimane sempre la diversificazione (controparti, strumenti, stili di gestione, emittenti ecc.).
Un settore economico spesso ignorato direttamente è l’agricoltura, un settore destinato ad una crescita permanente per molto tempo. I titoli che direttamente o indirettamente si riferiscono a questo settore sono considerati in generale e eventualmente presenti nei nostri fondi?
Vero, ma è un settore in cui è difficile trovare aziende quotate specializzate. Ad esempio esistono aziende che producono fertilizzanti, ma sono aziende chimiche che normalmente producono molte altre sostanze, oppure le aziende vinicole quotate sono molto poche e spesso sono delle small cap. Non a caso i fondi UCITS specializzati nel settore agricoltura sono pochi e di modeste dimensioni (circa 20 secondo Morningstar, meno della metà hanno un patrimonio superiore a 100 mln, oltre a due ETF).